Quando ho detto alla mia migliore amica – beatamente estranea al mondo narrativo e/o MM e interessata solo di riflesso a qualunque vicenda correlata – che Folco sotto il letto sarebbe uscito il 21 giugno, la sua prima reazione è stata: “Il giorno del solstizio!” Il che mi ha commosso di per sé, ovvio: tendo a vivere tutto l’anno in funzione dell’estate.^^
Ma oggi, girando su Twitter, mi è capitato davanti un post che ricordava come il 21 giugno – il nostro solstizio d’estate – sia il giorno in cui i popoli originari dell’America Latina festeggiano il nuovo anno, in quella che – per loro – è la notte più lunga. Il che mi ha ricordato che tutto è relativo, e anche che tutto è interconnesso: che poi è un po’ ciò che abbiamo imparato in questi anni scrivendo, esplorando, tentando nuove strade; calandoci in personaggi tanto immediati quanto stranieri, trovando riflessi di noi in tutto. Commuovendoci quando qualcuno ci diceva di aver fatto altrettanto.
E non so esattamente quanto senso abbia, tutto questo. Ma la storia di Bruno e Mattia – i protagonisti di Folco sotto il letto – è la declinazione italiana di una storia che ci aveva assorbito totalmente, mentre lavoravamo e pubblicavamo sul web la Rosa, e ha un finale diverso (ha *un finale*, a differenza degli altri personaggi che sono rimasti incerti fino all’ultimo), ed è al tempo stesso qualcosa di vecchio e di nuovo. Di nostro, e di tutte le persone che ci sono state vicine in questi anni (e sono tante, e noi siamo profondamente grate a tutte) e anche di tutte le persone che si stanno aggiungendo pian piano, da quando abbiamo deciso di provare a fare il salto e lanciarci nell’avventura della pubblicazione vera e propria. Il fatto che adesso, in questo caso, ci sia il supporto – e la fiducia – di una casa editrice come la Triskell è per noi ancora più prezioso.
C’è un sottile filo rosso – è il caso di dirlo^^ – che collega i romanzi che abbiamo pubblicato finora, a dispetto della differenza abissale di genere e ambientazioni. Mattia, nella sua forma originaria, deve la sua genesi al Rosso di Edward e Rowan; o forse è più esatto dire, cronologicamente parlando, che Edward e Rowan devono la loro genesi alla prima incarnazione di Mattia. Il che significa che le storie che abbiamo in circolo al momento pullulano di fantasmi dai capelli rossi e ombre di serpenti – oltre a un’abbondanza di fotografi che temo non siano ancora esauriti^^ – e io perdo tempo a stupirmi delle coincidenze involontarie, guardo le cuciture in filigrana, come punti di sutura, e penso che forse era anche questo che cercavamo, in qualche modo confuso, quando siamo inciampate nell’idea delle effemeridi per il nostro progetto. Bussole e cartografie e punti cardinali, sempre, comunque.
Mattia e Bruno, come coppia, erano una delle parti più dolci e intense della Rosa, e non so spiegare quanto sia stato importante per me riuscire a estrapolarli dal contesto e dare loro il finale che meritavano (o il nuovo inizio). Penso alla ragazza che ero mentre mi perdevo in loro, all’amore viscerale che provavo per quei personaggi – un amore che rappresenta davvero uno dei ricordi più netti di quel periodo – ed è con una certa tenerezza che registro il sollievo di avere portato a termine la loro storia. Senza l’ambiguità inevitabile nel contesto della Rosa – che pure era stimolante, perché le ambiguità mi affascinano sempre – e senza possibilità di smentita.
Ormai è lì, nero su bianco. Tra non molto persino su carta stampata.
È la chiusura di un ciclo, in un certo senso, nello stesso istante in cui se ne apre un altro, e i cicli sono un’altra delle mie passioni.^^ E ce ne saranno altri – altri ce ne sono già stati – quasi coincidenti e sovrapposti e successivi, ma oggi mi piace concentrarmi su questo. Mentre inizia l’estate, da noi, e nell’emisfero opposto le giornate ricominciano ad allungarsi.
E nulla. Al termine di questo delirio malinconico e commosso, se qualcuno ha voglia di leggere la storia di un ventenne scontroso che viaggia sperduto verso il mondo adulto, e un fotografo trentenne che nel mondo adulto c’è già entrato da un po’ ma ha imparato che in fondo l’età è soltanto un numero – cosa particolarmente surreale, per me, dato che quando ho iniziato a scrivere di loro avevo l’età di Mattia, e adesso quella di Bruno^^ – e del modo in cui imparano a fidarsi l’uno dell’altro, e forse anche della vita e dell’amore, sostenendosi a vicenda e spronandosi… Folco sotto il letto potrebbe piacervi. Lo trovate su tutti gli store online.
Speriamo che resterete con noi anche per le altre tappe di questo viaggio.^^
E grazie, davvero, per tutti i passi che abbiamo già fatto insieme.
Sinossi
Si dice che ogni cane assomigli al proprietario: Folco, un cucciolo di chihuahua insicuro e diffidente, vive rintanato sotto il letto per scongiurare qualsiasi incontro ravvicinato con il mondo esterno.
Per lo stesso motivo Mattia, il suo padrone, evita accuratamente di lasciarsi coinvolgere in possibili rapporti sentimentali e si veste di nero nella speranza di apparire il più scostante possibile: ha vent’anni, nessuna idea di cosa fare della sua vita e una storia d’amore travagliata alle spalle, che ha minato la sua autostima.
Ogni estraneo è un potenziale pericolo, per Folco e Mattia.
Riuscirà Bruno, l’estroverso fotografo trentenne che abita nell’appartamento di fronte, a guadagnarsi la fiducia di entrambi e a far breccia nelle barriere che il ragazzo ha eretto a difesa della propria esistenza?
Con la testardaggine che da sempre lo caratterizza, con una buona dose di sfacciataggine e con la pazienza di chi è abituato a non arrendersi, Bruno prende per mano Mattia e lentamente guarisce le sue ferite.
Dall’alto dei suoi dieci centimetri d’altezza, il piccolo chihuahua assisterà a questa progressiva educazione alla fiducia, sullo sfondo una Torino un po’ magica e un po’ misteriosa dove nulla è come sembra e tutto appare possibile. Perfino innamorarsi davvero.
Link acquisto: Triskell Edizioni | Amazon | Kobo
Aggiunto in lista!💜 (E comunque sappi che ti reputo una delle blogger più “pericolose” per i miei propositi di contenere la mia lista di libri da leggere!😜😘)
Spero che quando/se lo leggerai ti piacerà!^^ <3
(E so cosa intendi riguardo all'impossibilità di contenere la lista.^^ È un onore contribuire a farla crescere, anche se poi il rovescio della medaglia è che *non si arriva mai alla fine*.^^)
E infatti ti seguo con molto, molto piacere!💜
Cerco di non pensarci troppo, ma al momento credo che impiegherei circa otto anni per finire la mia lista attuale (senza nessuna altra aggiunta, ovviamente, cosa che avverrà nel duemilamai)…