Sono settimane che rimando questo post – colpa dell’ansia, certo – ma ormai il tempo è agli sgoccioli, è passato un altro mese dalla mia ultima incursione nel blog (scusate!) e non posso posticipare all’infinito. Quindi. Piccolo aggiornamento scrittorio.^^
La notizia più importante è che sabato prossimo, il 12 ottobre, alle ore 18 sarò alla libreria Antigone di Milano per la prima presentazione di Dormono gli aironi! Con me ci sarà Moreno Casciello, il mio editore della Milena Edizioni, e spero davvero che potrà uscirne un bell’incontro dove rivedere qualcuno e conoscere di persona qualcun altro. Non ho mai fatto una presentazione in vita mia, odio parlare in pubblico e immagino che la mia “lieve” ansia sociale non sia ancora insorta solo perché devo ancora rendermi conto del tutto che succederà sul serio, ma… Ce la farò, spero.^^ Ovviamente, se siete di Milano o dintorni e volete fare un salto a sentire – o salutare! – siete tutti più che benvenuti. <3 Io cercherò di essere una persona più o meno socievole.
(Se siete lontani o non potete ma avete curiosità di sentirmi sproloquiare comunque usando mezzi a me poco congeniali come bocca&voce, qualche settimana fa è uscita sul canale YouTube di Vittoria Agostinelli una mia intervista audio. Credo che scrivere mi verrà sempre più facile che parlare, ma è stato interessantissimo lo stesso.^^)
A parte la presentazione, che in realtà sta consumando i miei pensieri più o meno dall’istante in cui si è cominciato a ventilare una data – sono creatura tendenzialmente proiettata al futuro, soprattutto quando c’è all’orizzonte qualche pretesto per l’ansia – una delle ragioni per cui in questi mesi ho disertato il blog è che… non ho molto da dire. È un periodo un po’ difficile, emotivamente parlando, soprattutto per quel che riguarda la scrittura, e tutto quello che ho in ballo sta procedendo molto, molto lentamente per quelli che sono i miei standard tipici.
Sto lavorando a quello che potrebbe essere definito il seguito degli Aironi, più che altro perché usa come premessa uno degli elementi portanti del finale del romanzo, il legame non troppo chiaro tra Massimo, l’ex di Blue, e Diego, il fratello di Nico, e sto cercando di portarlo a termine senza farmi tentare da cose più semplici, ma credo che il legame tra i due romanzi mi stia un po’ inibendo perché continuo a pensare a quanto sono diversi, in realtà, nel colore e nello spirito, e insomma. È una storia che amo tantissimo – sostanzialmente perché amo davvero, davvero tanto Diego – ma che mi sta costando anche parecchia fatica. Vedremo come si evolverà. (Magari potrei anche postare qualche estratto, in effetti. Valuterò.^^)
Complice il fatto che non posso lavorarci perché voglio prima chiudere con Diego&Massimo – ancora privi di titolo definitivo, il che immagino contribuisca a questa sensazione di volo alla cieca – avrei in realtà tre miliardi di nuove idee da sviluppare, legate all’universo Rosa, a quello della “mia” Torino, alle storie al femminile e a quelle di ispirazione paranormale e a troppe altre cose che, avanti di questo passo, chissà se riuscirò mai a scrivere. Dato che ogni tanto mi torna fortissima la nostalgia della Rosa, e che alla pubblicazione di In luce fredda manca ancora un annetto, stavo prendendo in considerazione l’idea di rispolverare l’account di Wattpad – che esiste ancora, anche se semi-fossilizzato da un paio d’anni – per postare qualche racconto/frammento che possa cominciare a presentare anche ai nuovi lettori i personaggi di quel mondo. Non ho ancora buttato giù nulla, però, quindi il progetto è proprio solo in fase di vagheggiamento. Nel caso si concretizzasse qualcosa, lo comunicherò.^^ (Anche perché probabilmente i racconti/frammenti verrebbero postati anche su questo blog, comunque, dato che Wattpad sarà anche ormai il sito più popolare per la pubblicazione online in Italia – credo? – ma io continuo a odiarlo e non capirlo e insomma. Non vorrei costringere nessuno che abbia la mia stessa antipatia a entrarci solo per questo.^^)
Per quanto riguarda notizie e non-notizie, credo di aver detto più o meno tutto. Volevo concludere con qualche segnalazione libresca come al solito, ma in questo periodo sto praticamente contando i giorni che mancano alla pubblicazione di alcune prossime uscite americane, e mi sembra sempre di essere super auto-referenziale quando parlo di romanzi ancora senza traduzione. (Anche se, in effetti, che mi sembri più auto-referenziale quello che parlare dei fatti miei è indicativo…)
Recuperando un paio di cose, però… La Sur ha pubblicato proprio in questi giorni una nuova traduzione de Il colore viola di Alice Walker, di cui sono curiosissima (ho provato a leggere il romanzo un paio di volte, in passato, credo sia in originale che nella vecchia traduzione, ma per un motivo o per l’altro l’ho sempre lasciato per il futuro: forse aspettavo proprio questo^^). Il primo romanzo di Ocean Vuong, On Earth We’re Briefly Gorgeous, che ha già fatto incetta di premi e consacrato ancora di più il suo autore geniale, sta venendo tradotto in italiano da Claudia Durastanti e quindi possiamo credo sperare di vederlo anche nelle nostre librerie nel prossimo futuro. Tra un mese esatto uscirà In the Dream House, lo stra-attesissimo memoir in cui Carmen Maria Machado racconta ed elabora ed esorcizza una relazione lesbica abusante e io boh. Non credo di avere le parole per dire con quanta trepidazione lo attenda, ma promette di essere davvero meraviglioso. (Non ricordo se qui ne ho già parlato, dato che le mie attività negli ultimi mesi sono state sporadiche, per usare un eufemismo, ma qualche mese fa Codice Edizioni ha finalmente portato in Italia la sua bellissima raccolta di racconti, Il suo corpo e altre feste, e nulla. Se vi piacciono i racconti, le storie perturbanti e la scrittura femminile e per qualche miracolo vi fosse sfuggito, recuperatelo.) E dulcis in fundo, la nostra editoria si è finalmente decisa a capitalizzare sul successo mondiale di Leigh Bardugo (in uscita con il suo primo romanzo per adulti, tra l’altro, Ninth House) e sul prossimo adattamento di Netflix del suo Grisha Verse, per tradurre in italiano quello che è forse il YA più bello che abbia mai letto: Sei di corvi, uscito per Mondadori. Se vi piacciono le storie corali e di avventura, le heist-plot o i gruppi di ragazzini magici e dalla dubbia moralità, potrebbe essere la storia che fa per voi. (E il secondo romanzo della duologia uscirà tra pochissimo! Il che, quando una serie cattura così tanto, è sempre fantastico.)
Sicuramente ho scordato qualcosa, ma se aspetto di ricordarmelo prima di postare rimanderò all’infinito, e abbiamo già appurato che non posso farlo. La prossima settimana magari provo a scrivere di nuovo e vi racconto com’è andata la presentazione (se sopravvivo). Per ora, a presto!